Si dice che fosse rinsavito
che avesse ritrovato
malgrado tutto
la luce schietta
al fondo dell’abisso.
Può darsi che avesse
trascurato gli inusuali
svaghi e i torbidi pensieri
che affollavano come demoni
interminabili giornate.
Che non amasse più del resto
vagabondare al chiaro di luna
di città in città
fino a zoppicare.
Eppure non volle mai
rincasare, né più
far dono del proprio
amore a chi l’amore
per quattro lustri
gli rifiutò.
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«Per te il benessere è troppo piccolo, la pace nella limitatezza troppo banale. Per te tutto è e diventa abisso, infinità. Tu e il mondo siete come un mare»[Robert Walser, Vita di poeta, p. 134]