
Nella fossa: giorno zero.
Sguardo penetrante su ogni
dettaglio, angolo, anfratto
eppure vuoto.
Sguardo del vagabondo, della
prostituta, del niño de rua.
Inespressivo eppure perforante.
Salta ogni motivazione,
persa ogni cognizione di causa.
Siamo solo noi, fatti di
nebbia e buio,
in un ritaglio nella cecità
dei molti, attorno a
un lumicino.