DUBBIO CARTESIANO

DUBBIO CARTESIANO

E se in testa non vi fossero

che prati sconfinati e cieli oblunghi

e acqua e desiderio d’esser tersi.

E lembi rosa e grigi

e luci

che tagliano ombre corte, ferendole…

E fuori ottundimento

e dolorosa quiete.

Un soffrir dolce.

La vista che vuol sporgersi,

sbilanciarsi

oltre l’ingombrante piccolezza

di volute cerebrali.

Oltre il gemer vuoto di un cuore senza petto

di una voce rappresa in

equilibrio

senza destinatario.

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