Perdersi nella folla è sperimentare
la solitudine
del cuore. Frammentazione dell’io
nel responso altrui
Rivelazione dell’improprietà
più intima.
Crocevia di sguardi vuoti
come specchi.
«La mia solitudine non dipende dalla presenza o assenza di persone; al contrario, io odio chi ruba la mia solitudine, senza, in cambio, offrirmi una vera compagnia».
[F. W. Nietzsche]
Sulla solitudine si potrebbe dire tanto..
Da quando ho scelto di vivere in un paesello sto più in compagnia di quando vivevo in città..
Il silenzio mi fa compagnia…il canto del gufo nella notte..e ritrovo me stessa.
Mi piace quanto leggo qui, sai…
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Grazie di cuore Marzia, sono contenta che ti sia piaciuta questa poesia!
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La solitudine più pesante è quella che nasce dall’incomprensione.
Bello il tuo scritto.
Buona giornata
Giada
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Grazie davvero Giada per il tuo commento! Interessante riflessione la tua! Ti leggerò molto volentieri nel tuo ‘Orme svelate’! A presto😉
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