
Difficile darne una definizione
finché non vi si inciampa.
Siamo nel regno dell’arte
della drammaturgia
al cospetto di Beckett.
Sediamo a terra non senza
qualche indolenzimento…
Duplice torpore
mentale e fisico
una fiacchezza senza tempo.
Dapprima il volto incredulo
si deforma
in un riso privo di allegria e
sono leggera come non fui mai.
Ma subito soffro
balena d’un tratto tutto il dolore
del mondo
e il cuore sanguina copiosamente…
Sgorgano lacrime pesanti
e calde.
Rifiorisco avendo disimparato e appreso
che cosa sia il grottesco.